Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco. Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.
Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo. La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.
L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate. Non fu mai capace di volare. Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. Questo racconto da sempre mi ricorda quanto sia importante lasciare libere le persone di prendere le proprie responsabilità, le proprie esperienze e farle diventare un percorso di crescita. Ora che sono mamma queste parole sono ancora più importanti, perché se riuscirò a non caricare me stessa delle esperienze di mio figlio e lui delle mie, lo aiuterò ad essere un Uomo. Se una persona, anche se in buona fede, si fa carico delle esperienze o del dolore di un’altra, quest’ultima verrà privata dell’opportunità di imparare a risolverle, sentendosi arrabbiata con chi non ha avuto abbastanza fiducia in lei e aiutandola senza che le fosse chiesto. Può risultare complicato perché sin da piccoli ci è stato insegnato ad aiutare gli altri, come elevazione dello spirito, trovo però che sostenere stando in disparte sia un grande atto d’amore. Cominciando un percorso con il Neuro-Training potrai lasciare liberi i figli o le persone che ami di spiegare le ali e prendere i volo. Se vuoi saperne di più contattami.
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