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Immagine del redattoreMarzia Lorini

In origine era la psicosomatica….


Nel 1990, quando mi formavo come estetista era largamente usato il termine “psicosomatica”, che veniva e viene usato per indicare che i disturbi fisici hanno spesso cause e soluzioni mentali.

Poi venne il periodo di voga della metamedicina, che collega a ogni disturbo fisico, una lista di possibili e specifiche cause mentali, rendendo queste cause simili a “lezioni”, che vengono create dalla persona stessa per evidenziare gli “ostacoli evolutivi” che deve superare per integrare la propria esperienza, e finalmente evolvere.

Per esempio ne “Il Grande Dizionario della Metamedicina” di Claudia Rainville la domanda che accompagna un ginocchio “scricchiolante” è: Cerco di uniformarmi alle aspettative degli altri, tanto da dimenticare il rispetto di me stesso o dei miei bisogni? Faccio fatica a sottostare a ciò che mi viene richiesto?

Il limite di questa prospettiva può consistere nella profonda conoscenza di se stessi necessaria per trovare la causa originaria, e quindi la vera risposta alla propria “domanda“.

Nell'esempio precedente, per ogni persona che presenta il sintomo dello “scricchiolio” al ginocchio, i bisogni o le resistenze che lo originano possono essere diverse.

La persona potrebbe non rispettare i propri bisogni perché ritiene di non essere abbastanza meritevole, o perché gli è stato insegnato che deve fare quello che vuole, sempre e a prescindere da tutto.

Come fare allora a comprendere ciò di cui si ha veramente bisogno, e far si che il corpo non debba invece comunicare attraverso i disturbi fisici?

E quindi nel 2006 venne il tempo del Neuro-Training, che mostra la risposta, diversa per ognuno di noi, a queste domande, integra, mediante il test muscolare, le esperienze che attraversiamo e, soprattutto, attiva quelle risorse che già possediamo, ma che hanno bisogno di una “sveglia” per ricominciare a funzionare nel quotidiano.

È efficace al punto che non abbiamo più bisogno di partire da un bisogno, e si può direttamente lavorare sui nostri obiettivi positivi, che sono molto più divertenti e appaganti di qualunque disturbo fisico.

E tu su cosa hai voglia di lavorare oggi?


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